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Magazzino, Supply Chain, VMI
April 20, 2021

Le 5 sfide logistiche post-pandemia

  • Nel 2021 e oltre sulla strada della logistica c’è una profonda trasformazione digitale
  • La logistica ha davanti a sé una fase di successo straordinaria

Siamo ancora in piena pandemia e l’incertezza non ci abbandonerà almeno fino a quando i vaccini non ci restituiranno poco a poco una parvenza di normalità. E tuttavia una cosa è certa, e cioè che la crisi causata dal Covid-19 ha scatenato una serie di cambiamenti tali da accelerare la trasformazione di molte attività, in particolare quelle del settore della logistica.

Rispondere all’impennata dell’e-commerce, generata dalle misure restrittive degli scorsi mesi che hanno costretto le persone a trascorrere molto tempo in casa, ha comportato una sfida enorme per tutte le supply chain. Inoltre, sono state accelerate numerose trasformazioni che, pur essendo già iniziate prima, hanno sottoposto il settore a nuove sfide. Di sicuro il mondo della supply chain, che stava già cambiando, continuerà a farlo in modo ancora più veloce e vigoroso.

Gli operatori logistici dovranno inevitabilmente far fronte a richieste molto esigenti, e non solo in termini di flessibilità e velocità di risposta. In modo forse più complicato e decisivo, dovranno infatti essere in grado di mantenere i livelli di redditività di un settore molto complesso, nel quale anche la minima inefficienza rischia di compromettere il margine di guadagno.

Il 2021 sarà per il mondo della logistica tutto all’insegna di una profonda trasformazione digitale. La buona notizia è che questo settore ha dimostrato di saper rispondere alle necessità imposte dalla crisi e ora, grazie all’automazione e agli strumenti offerti dalla digitalizzazione, ha davanti a sé una grande opportunità da cogliere: una fase di crescita e successo straordinaria.

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Le 5 principali sfide

1. La digitalizzazione dei documenti di trasporto (DDT)

Fare logistica significa prima di tutto saper organizzare in modo efficiente lo spostamento delle merci. Ecco perché, in un contesto come quello attuale, qualsiasi strumento in grado di ridurre tempi, spese ed errori diventa essenziale.

Il documento elettronico di trasporto (DDT) diventerà un mezzo fondamentale per l’automazione e l’ottimizzazione dei processi, come la fatturazione e la gestione degli aspetti legali (ora più che mai, viste le modifiche che disciplineranno i trasporti fra il Regno Unito e l’Unione Europea in seguito alla Brexit). Ma il DDT digitale offrirà molto di più. Consentirà infatti a caricatori e vettori di assicurare le consegne, garantirne la tracciabilità e integrare le informazioni dei diversi attori lungo tutta la supply chain, in modo tale da poter avere la completa visibilità, un requisito cruciale a tutela della redditività e della qualità del servizio.

2. Previsione della domanda (VMI, pooling)

Ridurre i livelli d’incertezza è un altro dei grandi bisogni del settore della logistica e le soluzioni di Vendor Managed Inventory (VMI) vanno tutte di pari passo con l’automazione, grazie a strumenti che consentono di metterne a frutto il grande potenziale.

Dividere le spese di trasporto e la distribuzione dei prodotti affidandosi a un fornitore di logistica condiviso è un modo efficace per massimizzare i carichi e mantenere livelli di stock ottimali. In questo senso, la cosiddetta gestione degli approvvigionamenti in pooling permette a produttori e distributori di raggiungere un’economia di scala per quanto concerne i costi degli stock magazzino.

Il software VMI aiuta a condividere i dati. È inoltre in grado di localizzare e gestire i livelli di stock sulla base dei consumi reali dei prodotti in negozio. Questo porta a massimizzare i ricavi, poiché i fornitori hanno la possibilità di consegnare al punto di distribuzione la giusta quantità di merce al momento più adatto, tenendo conto dei picchi di consumo stagionali nei vari periodi dell’anno e delle tendenze in evoluzione.

3. Dark store

L’e-commerce è stato il protagonista indiscusso di questi mesi di pandemia e, piaccia o meno, rappresenta la grande rivoluzione commerciale non del futuro, ma dell’immediato. Un dark store non è altro che uno spazio dedicato esclusivamente alla gestione degli ordini effettuati online. Il vantaggio rispetto alle modalità di acquisto tradizionali che si basano sugli stock nel punto vendita è che nel dark store i consumi non superano mai il numero degli ordini ricevuti online. Questo semplifica la gestione delle scorte ed evita brutte sorprese come le rotture di stock, un problema spesso esacerbato dagli acquirenti digitali.

E non si parla qui solo di prodotti non deperibili o pre-elaborati, ma di ogni tipo di merce. Generix Group ha un’esperienza internazionale al servizio di clienti che vendono online non soltanto scatolame e merci di lunga conservazione, ma anche alimentari che richiedono una preparazione al momento dell’acquisto, come nel caso dei prodotti di macelleria, salumeria o pescheria. Naturalmente, per l’avviamento di un dark store, è imprescindibile avvalersi di un sistema di gestione magazzino (WMS) robusto, scalabile e versatile.

Leggi anche: Il WMS Generix al servizio dell’e-commerce de Il Gigante | Il caso

4. Magazzini automatici

Un’altra delle sfide con cui il mondo della logistica deve misurarsi è l’automazione dei magazzini, il cuore della supply chain. Un magazzino automatico elimina i compiti più ardui, concentra il personale sui processi che determinano un valore aggiunto e migliora la produttività, raggiungendo una capacità di risposta decisamente superiore sia nei momenti di picco delle attività che in quelli di minor lavoro. Soluzioni di questo tipo rendono l’azienda meno vulnerabile alle difficoltà legate alle assunzioni a termine, tipiche dei periodi di domanda elevata, e migliorano la densità di stoccaggio dei magazzini, ottimizzando l’uso dello spazio e riducendo gli errori di esecuzione. Esiste un ampio ventaglio di possibilità: sorter, picking vocale, pick/put-to-light dotati di luce e schermi, goods-to-person, veicoli a guida automatica (AGV) ecc. In ogni caso, l’uso dei dispositivi automatici richiede una pianificazione dettagliata ed esaustiva, affinché questi strumenti siano compatibili e possano interagire con i sistemi di gestione magazzino dell’azienda.

5. IoT e blockchain

Da ultimo, la tecnologia blockchain, di cui si sente spesso parlare, e la sua applicazione all’IoT (Internet of Things) quasi sicuramente faranno grandi passi avanti già a partire da quest’anno e in un futuro molto prossimo, insieme alla diffusione del 5G, che trasformerà il mondo della logistica con effetti difficili da prevedere nel complesso, ma che si riveleranno senz’altro decisivi.

I dati raccolti dagli oggetti e dai dispositivi connessi, attraverso reti private progettate appositamente per l’IoT oppure mediante reti pubbliche a disposizione di tutti, potranno essere elaborati e trasformati in informazioni rilevanti per ogni utente. Sarà inoltre possibile analizzare tali dati da molteplici punti di vista, come quello della domanda, della tracciabilità pressoché totale e altri ancora. Un salto di qualità dei servizi offerti al consumatore finale, ma anche una vera e propria rivoluzione in termini di efficienza dei processi logistici.

Il 2021 porta con sé molte incertezze legate alla pandemia, ma anche una buona dose di fiducia utile a far fronte alle nuove sfide di un settore, quello della logistica, attivo, dinamico e appassionante come pochi altri.

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