La green supply chain, una transizione in atto
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Gli operatori della supply chain stanno affrontando importanti cambiamenti che impongono da un lato il miglioramento costante delle loro performance (ad esempio, ridurre i termini di consegna per aumentare la soddisfazione del cliente) e dall’altro l’ottimizzazione dei costi di esercizio (superficie magazzino, personale, trasporto) se desiderano salvaguardare la loro redditività.
L’intelligenza artificiale permette di agire rapidamente e sfruttare al meglio questi vincoli, ma è bene tenere sempre a mente che l’AI è molto di più che non semplice automazione. Se quest’ultima oggi è indispensabile per il buon funzionamento di un magazzino, l’AI è già presente presso i siti delle grandi aziende che si occupano di logistica, in particolare grazie alla RPA1 e ai robot. E la cosa non si ferma certo qui: abbinando un’incredibile potenza di calcolo alla capacità di apprendimento permanente, l’AI è in grado di elaborare volumi enormi di dati per ricavarne informazioni fondamentali per le attività di un’azienda. Migliorando autonomamente la performance e la qualità dei dati previsionali elaborati, l’AI permette di gestire il magazzino in tempo reale e persino con un certo anticipo.
Vediamo insieme 5 aspetti che rendono l’intelligenza artificiale uno strumento indispensabile per ogni azienda.
I magazzini connessi ai software di vendita dei loro clienti sono già in grado di prevedere le preparazioni degli ordini e possono lanciare il picking un momento dopo l’addebito sulla carta di credito dell’acquirente. L’intelligenza artificiale permette infatti di individuare le tendenze ricorrenti (i picchi di attività di un determinato cliente), nonché i segnali di debolezza (ad esempio il ritorno in ufficio dopo un periodo prolungato di telelavoro) per identificare le referenze che verranno richieste maggiormente e ridurre così i termini di consegna, evitando al contempo l’overstocking. L’analisi dei dati storici delle vendite per ciascuna famiglia di articolo permette poi un approvvigionamento più razionale, ma anche una migliore gestione dell’ubicazione fisica degli stock una volta ricevuti. Questa reattività è fondamentale per rafforzare la partnership con i clienti.
L’AI permette di organizzare in modo intelligente il picking e i giri dei robot verso il preparatore, e offre anche un aiuto prezioso quando si tratta di decidere il modo migliore di disporre i colli sui pallet in un’ottica di riduzione dei costi e dell’impatto ambientale.
L’intelligenza artificiale è in grado di analizzare i dati pregressi per proporre le combinazioni più efficienti, indipendentemente che riguardino i circuiti di prelievo e i giri di consegna, l’ora stimata di arrivo dei colli, la scelta dei fornitori di trasporto o la manutenzione preventiva dei veicoli.
Sempre basandosi sui dati storici e correlandoli tra loro, l’AI fornisce informazioni preziose sul numero di operatori necessari, in particolare nei periodi dei picchi di carico. Permette quindi di ottimizzare le risorse, ma anche di allocare il personale e gli eventuali collaboratori esterni alle funzioni e ai settori appropriati.
Oltre a migliorare le fasi che abbiamo appena visto, la grande forza dell’intelligenza artificiale sta senza dubbio nella sua capacità di coordinare i flussi durante le diverse fasi e fornire una visione globale in tempo reale del magazzino. Svolge quindi il ruolo di “direttore d’orchestra” del magazzino per assicurarsi che l’azienda rispetti end-to-end le esigenze di performance, ma anche i vincoli normativi (tracciabilità dei flussi) e sanitari.
L’intelligenza artificiale deve ovviamente basarsi su dati affidabili per poter migliorare la gestione e i processi decisionali. La prima fase consiste quindi nell’organizzare la raccolta intelligente, la pulizia sistematica e l’archiviazione sicura dei dati.
Se sei interessato ad approfondire tutti i vantaggi che l’AI può offrire in ambito gestione della supply chain.
1Robotic Process Automation o automazione robotizzata dei processi lavorativi Altre fonti: Gartner, gennaio 2021
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