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Rexel Italia potenzia la performance intralogistica grazie a Generix WMS Vai al comunicato stampa
Il funzionamento del software gestionale WMS – Software Gestione Magazzino – si basa sull’impiego intensivo di algoritmi, anche se in maniera diversa da quanto avviene nell’ambito dell’intelligenza artificiale (AI), la cui tendenza alla democratizzazione sta alimentando il dibattito circa la trasparenza e la “spiegabilità” dei calcoli.
Si potrebbe distinguere l’utilizzo classico degli algoritmi in base alla modalità operativa, che si fonda su una ricerca multi criterio definibile come discriminante o ad albero. Tale impiego è distinto dall’utilizzo degli strumenti di AI che permettono di eseguire calcoli di ottimalità più flessibili.
Con il team del Data Lab, Generix predilige l’utilizzo degli strumenti di AI per contesti di grande complessità che comprendono un gran numero di variabili o per analisi avanzate di Business Intelligence, come le statistiche di produttività, ad esempio.
Abbinati a potenti strumenti di visualizzazione, queste soluzioni facilitano l’analisi e il processo decisionale, come nel caso di Generix Data Lab. Tuttavia, nella maggior parte dei casi gestiti da un WMS, la modalità “classica” offre la massima soddisfazione.
Dopo questa premessa, scopriamo insieme alcune funzionalità del software WMS che utilizzano calcoli algoritmici.
Sin dal momento del loro ricevimento, i prodotti – a prescindere dalla tipologia – possono essere collocati in più punti all’interno del magazzino. In genere si hanno a disposizione diversi tipi di aree di stoccaggio: rack per pallet completi di diverse dimensioni e tolleranze di peso, ubicazioni per lo stoccaggio delle scatole di cartone, scomparti per il picking all’unità ecc. Tutto questo viene effettuato in modalità manuale o automatizzata ed è disponibile in una molteplicità di varianti.
Per ogni categoria appena menzionata presente all’interno del magazzino esiste una distribuzione geografica delle ubicazioni, le quali sono accessibili in maniera più o meno semplice.
Quando si configura il WMS, è possibile assegnare a ciascuna ubicazione alcuni criteri che ne definiranno l’accessibilità, i tipi di preparazioni autorizzate e l’inclusione nei circuiti di preparazione. Parallelamente, si lavorerà a una categorizzazione dei prodotti sulla base delle numerose caratteristiche disponibili in anagrafica (i cosiddetti Master Data): peculiarità fisiche, tipo di imballaggio, famiglia di prodotto, indice di rotazione ecc.
Il compito del WMS è quello di elaborare tutte queste informazioni per un’organizzazione ottimizzata del magazzino. Per farlo, si utilizzerà una metodologia di stoccaggio basata su un algoritmo, definita come “strategia di ricerca dell’ubicazione”.
L’algoritmo ottimizza il modo in cui vengono stoccati i prodotti in funzione di criteri scelti tra quelli menzionati in precedenza. Una parametrizzazione permetterà poi di utilizzare un criterio piuttosto che un altro e di dare priorità ad alcuni in base agli obiettivi.
In pratica, l’ottimizzazione si traduce nello stoccare i prodotti in un’area facilmente accessibile in ottica di preparazione degli ordini, l’operazione più dispendiosa in termini di tempo dell’intero processo. I prodotti ad alta rotazione verranno quindi collocati il più vicino possibile alle postazioni di imballaggio o alle baie di spedizione, a seconda dei casi.
Per fare questo ci si affida all’indice di rotazione degli stock (ossia la velocità con cui un prodotto a stock si rinnova interamente all’interno del magazzino nell’arco di un periodo dato). Si parla quindi di “strategia ABC“, dove con “A” si indicano i prodotti ad alta rotazione e con “C” quelli che in pratica prendono polvere sugli scaffali, cioè a bassa rotazione. Lo stoccaggio, perciò, può essere effettuato principalmente in base alla classificazione ABC a cui, in seconda battuta, possono essere affiancati altri criteri in funzione della parametrizzazione prescelta.
Il WMS offre anche la possibilità di utilizzare un algoritmo di distribuzione che permette di ripartire i prodotti in diverse corsie anziché riempire una stessa area con una sola referenza. Questa strategia viene adottata in caso di ingresso massiccio di una referenza destinata a essere distribuito rapidamente e consente di evitare le congestioni dei carrellisti all’interno di una stessa corsia durante la fase di preparazione.
Un’altra possibilità messa spesso in atto all’interno del magazzino è lo stoccaggio nelle immediate vicinanze dei punti di picking. Nel caso di prelievo nella parte inferiore della scaffalatura dei pallet, si può configurare un algoritmo che stoccherà in via preferenziale i pallet di riserva esattamente sopra e a lato delle ubicazioni di prelievo di una stessa referenza. Questa strategia ha il vantaggio di accorciare i tempi delle missioni di riapprovvigionamento.
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