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Magazzino
February 13, 2020

Centralizzare i dati per conoscere meglio i clienti

Nel mondo della distribuzione l’omnicanalità è diventata ormai una prassi consolidata e, in questo contesto, è fondamentale avere una conoscenza dei clienti a livello centralizzato per poter intraprendere azioni di marketing efficaci. Quale ruolo occupano i dati dei clienti in una strategia omnicanale? Vediamo insieme come il consolidamento dei dati permette di migliorare la conoscenza dei target di riferimento.

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La gestione dei dati al centro della strategia omnicanale

In un sistema di vendita omnicanale, la gestione dei dati è fondamentale e si rivela assai complessa e problematica se si operano le scelte sbagliate. Per muoversi coerentemente su tutti i canali di vendita i retailer hanno bisogno di una visione a 360° sull’esperienza di acquisto dei propri clienti. Tuttavia, si trovano spesso a fare i conti con una compartimentazione penalizzante dei dati raccolti dalle varie parti in gioco.

Questa logica a silo può inoltre pregiudicare la conoscenza dei clienti e la personalizzazione delle offerte volte a rispondere in modo mirato alle esigenze dei consumatori. Le cause del problema? La dispersione delle informazioni nei vari database in uso alle parti e la presenza di dati non strutturati, spesso difficili da sincronizzare.

Consolidare e centralizzare i dati per migliorare la conoscenza dei clienti

Per riuscire ad avere una conoscenza dei clienti completa, che sia di supporto alla vendita omnicanale, bisogna quindi fare molta attenzione a rispettare alcuni fattori fondamentali, a partire dalla centralizzazione e qualifica dei dati.

Centralizzare i dati in un’anagrafica clienti unificata

I dati raccolti attraverso i vari canali di vendita devono poter essere raggruppati in un unico database (senza tuttavia essere spostati) e sincronizzati in tempo reale. Questo spiega come mai il 56% dei decision maker attivi nel retail ha in previsione di adottare una piattaforma di gestione dei dati (DMP, Data Management Platform) nel 20201.

Classificare i dati per garantirne la qualità

Un’altra cosa molto importante da non dimenticare è conservare solo dati affidabili, aggiornati e di qualità. Ciò vale soprattutto per i dati relativi ai prodotti e alle promozioni, i quali devono poter essere sincronizzati e utilizzati in tempo reale su tutti i canali.

I dati, un aiuto prezioso per i retailer

Informazioni esaustive e di qualità raccolte con riferimento ai clienti online e offline si riveleranno strategiche durante la fase di consulenza al cliente. In ogni fase del processo è fondamentale, tuttavia, rispettare le norme fissate dal GDPR, il Regolamento generale sulla protezione dei dati, che prevede che l’elaborazione stessa delle soluzioni debba integrare, in particolare, la nozione di Privacy by Design, al fine di facilitare e proteggere il trattamento dei dati da parte dell’insegna.

Sotto l’impulso dell’e-commerce, i retailer si sono spesso avventurati sul terreno delle vendite omnicanale senza tuttavia ripensare i loro sistemi informativi, cosa che oggi li porta talvolta a dover fare i conti con una compartimentazione dei dati che risulta penalizzante. L’implementazione di una piattaforma di gestione dei dati può contribuire a risolvere questo problema. In alcuni casi, tale implementazione dovrà essere accompagnata da un lavoro preparatorio che consentirà di centralizzare i dati, strutturarli e classificarli nell’ottica di ottimizzarne l’utilizzo.

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