La green supply chain, una transizione in atto
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Il pooling non è altro che una declinazione della gestione condivisa degli approvvigionamenti. Consiste nel raggruppare diverse industrie intorno ad uno stesso processo di approvvigionamento, permettendo alle aziende che condividono lo stesso cliente e lo stesso luogo di instradamento delle merci di collaborare in un processo di logistica unilaterale e di circuito unico.
Il pooling consente di realizzare economie di scala sui costi di stoccaggio favorendo sia le industrie sia le aziende della distribuzione. I benefici garantiti sono rintracciabili in una maggiore agilità ed efficienza a livello operativo, ma anche in una migliore gestione delle scorte. Va da sé, quindi, che i distributori siano i primi a incoraggiare le aziende a scegliere il pooling.
Nota: il pooling non può esistere senza l’intervento di un fornitore logistico che funge da anello di congiunzione tra il fornitore e il distributore e che si assume la responsabilità totale o parziale di tutti i flussi dei prodotti. Tra gli operatori di spicco attivi in quest’ambito, ad esempio, è possibile menzionare FM Logistic.
Questa pratica è nata in seguito a due iniziative.
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Il pooling facilita la frequenza degli approvvigionamenti garantendo in tal modo una migliore gestione delle scorte e della domanda. Con il pooling si abbandona la modalità “push” per orientarsi sempre più verso una logica di tipo “pull”.
Il pooling risulta più semplice quando le industrie lavorano alla stessa gamma di prodotti e condividono in tutto o in parte la loro clientela e/o seguono uno schema logistico simile. Questo perché assoggettate a vincoli di stoccaggio comuni in funzione del tipo di prodotto venduto (prodotti cosmetici, generi alimentari, catena del freddo, ecc.).
Il pooling riguarda molto spesso quelle categorie di prodotti ad alta rotazione, i Fast-Moving Consumer Goods (FMCG), ossia i beni di largo consumo. La condivisione degli spazi sui mezzi che operano in pooling consente di evitare al distributore di caricare stock che per lui sarebbero molto onerosi dal punto di vista dei costi. Ne deriva una maggiore fluidità e frequenza negli approvvigionamenti, che garantiscono al distributore l’offerta di un assortimento migliore, più regolare e in quantità più ridotte.
Dal punto di vista dell’azienda il pooling consente di ridurre i costi logistici ma anche di limitare la capacità di stoccaggio all’interno degli stabilimenti. Nei fatti si passa, ad esempio, da 25 piattaforme e 25 giri diversi a un’unica piattaforma e un solo giro: quanto basta per ridurre notevolmente l’impatto ambientale.
Un altro vantaggio che senza dubbio non va dimenticato è la visibilità totale non soltanto sulle vendite ma anche sulle scorte. Potendo contare su una migliore conoscenza dei prodotti in uscita e di quelli in giacenza, l’azienda può ottimizzare le rotazioni e quindi l’assortimento. Il pooling, inoltre, permette a piccoli fornitori con risorse finanziarie limitate di accedere a logistiche più mature, potendo inserire i loro prodotti nei cataloghi di grandi nomi commerciali.
Lato distributore, il pooling permette di mantenere un certo rapporto di forza. Con questo sistema i fornitori e gli operatori logistici restano responsabili delle merci fino al momento in cui esse lasciano la piattaforma logistica. Al distributore resta l’onere di sovrintendere al corretto svolgimento delle operazioni.
Sul fronte dell’operatore logistico, oltre a ridurre notevolmente le emissioni di CO2, ne consegue un vantaggio competitivo di tutto rispetto.
Si possono distinguere due tipi di pooling: il multi-pick e il pooling tradizionale. In funzione delle regole di saturazione del furgone si opera una distinzione anche tra pooling a ripartizione fissa e pooling a ripartizione variabile a seconda del tipo di prodotto. Nel corso dell’anno ogni azienda deve gestire numerose eccezioni. Le variabili legate a queste contingenze possono riguardare anche le promozioni, le operazioni commerciali e le testate di gondola. In situazioni di questo tipo e nel momento in cui gli agenti di commercio iniziano a promuovere alcuni prodotti, i flussi pull possono avere la meglio sui flussi push. Ad esempio, è risaputo che durante il periodo pasquale i distributori effettuano ordini importanti di cioccolato presso le industrie dolciarie. È stato così anche nel 2020, nonostante quest’anno Pasqua sia caduta durante il periodo del lockdown imposto dal Covid-19. Per via dell’eccezionalità del periodo, i distributori hanno dovuto attenersi alle regole del gioco e farsi carico degli stock di cioccolato invenduto senza opzione di ripresa da parte del produttore.
Indipendentemente dalla situazione, l’operatore logistico deve sempre definire preventivamente le regole di gestione con i propri clienti. Inoltre, che egli abbia aderito a un sistema di pooling per conto dei suoi clienti o di un produttore che utilizza un pooling semplice, deve poter contare su soluzioni di gestione efficaci. Analogamente a quella sviluppata da Generix Group, alcune soluzioni permettono di combinare flussi standard, quantità fisse e flussi promozionali.
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