La green supply chain, una transizione in atto
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Le aziende del food & beverage sono abituate alle imprese difficili e, come la stragrande maggioranza delle organizzazioni, si trovano spesso a misurarsi con l’insorgere di sfide sempre nuove che ostacolano il normale svolgimento delle attività. Che si tratti di rispettare le nuove normative o di sapersi adattare alla domanda del consumatore in costante evoluzione o, ancora, di rafforzare le proprie supply chain per prevenire le possibili rotture, queste aziende non possono permettersi di abbassare la guardia se vogliono restare al passo con la concorrenza.
Alcuni dei principali problemi affrontati oggi dalle aziende di questo settore sono:
L’elenco delle sfide che oggi le aziende del food & beverage devono affrontare non si esaurisce qui, ma questi pochi punti delineano il quadro di un settore ancora convalescente dagli effetti della pandemia che vede per il 2021 e per gli anni a venire l’imperativo di lavorare in modo più intelligente, rapido ed efficiente.
Con la diffusione del virus sono sorte sfide senza precedenti per le aziende del food & beverage di tutto il mondo. Sono state adottate misure straordinarie per garantire alla supply chain alimentare di essere sicura, efficiente e dinamica. Le imprese leader del settore che si sono dotate di soluzioni agili sono riuscite a mitigare alcune delle conseguenze della pandemia, mentre le altre stanno ancora imparando a misurarsi con le nuove realtà imposte dalla crisi.
Indipendentemente dal loro livello di utilizzo delle nuove tecnologie, le aziende devono essere in grado di identificare, sviluppare e adottare in maniera rapida nuove capacità al fine di garantire la propria resilienza nel lungo termine.
ll Covid-19 ha impattato pesantemente sull’intera supply chain del food & beverage (F&B) in tutte le sue fasi, dal comparto agricolo fino al consumatore finale, scompaginando la capacità operativa del settore, senza risparmiare produzione, lavorazione, confezionamento e distribuzione. Il virus ha inoltre imposto un maggior grado di efficienza in termini di produzione, reso necessario da situazioni che probabilmente dureranno ancora a lungo, come un contesto normativo imprevedibile, ad esempio.
La buona notizia è che la supply chain alimentare di tutto il mondo ha quasi sempre evidenziato grandi capacità di ripresa di fronte alle sfide impreviste. Proponiamo qui tre misure che tutte le aziende del settore del food possono adottare subito per rendere le proprie catene di approvvigionamento più resistenti e responsabili:
Concentrarsi sulla versatilità del mercato. I canali che oggi consentono l’accesso al mercato, come i bar e i ristoranti, potrebbero impiegare mesi per riprendersi completamente dagli effetti del Covid-19. Per questo, le aziende devono investire sull’omnicanalità, con una particolare attenzione alle soluzioni online/digitali, rendendo possibile l’intercambiabilità dei prodotti su tutti i canali disponibili.
Potenziare la gestione della supply chain end-to-end. Avvalersi di un insieme più ampio di fornitori, anche regionali, e disporre di un volume di scorte strategiche più elevato. Avere a disposizione un’ampia gamma di prodotti implica un aumento delle spese, ma permette la suddivisione dei rischi. Un’alternativa è semplificare le ricette e/o eliminare i prodotti problematici dai cataloghi, così da ottenere una gamma di articoli più snella e gestibile, che comporti meno rischi e costi inferiori.
Sfruttare gli ecosistemi tecnologici. Una buona visibilità della supply chain inizia dalla disponibilità di un solido hub tecnologico dotato di un sistema di gestione del magazzino (WMS), un sistema di gestione dei trasporti (TMS), un sistema di gestione del piazzale (YMS) e un sistema di gestione degli ordini (OMS). Dovrà inoltre avvalersi di tecnologie dell’industria 4.0 che forniscono competenze di livello avanzato. Le reti di approvvigionamento digitali renderanno le aziende meno vulnerabili nel lungo termine. I robot, ad esempio, riducono la dipendenza dalla manodopera migrante, mentre gli strumenti di tracciabilità e localizzazione aiutano le aziende a gestire i colli di bottiglia della supply chain.
Con la pandemia ancora in corso, le aziende dell’intera filiera alimentare devono costantemente soppesare gli effetti del virus nelle diverse aree della domanda, dell’offerta e dell’economia in generale. Grazie alle strategie fin qui descritte, le aziende possono incrementare la loro resilienza e la visibilità della propria supply chain, smussando così le rigidità dell’ambiente operativo attuale per prepararsi alle sfide del futuro.
Generix Group offre un ampio ventaglio di soluzioni all’interno della gamma di prodotti Supply Chain Hub proprio con l’obiettivo di rendere più efficienti le catene di approvvigionamento. I software di gestione magazzino (WMS) o i sistemi software gestione trasporti (TMS), solo per citarne un paio, offrono innumerevoli vantaggi che alla fine avranno un impatto positivo sulle prestazioni della supply chain e dei suoi operatori. Per maggiori informazioni, contatta un esperto Generix. Oppure scarica alcune delle schede prodotto qui di seguito.
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