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E-commerce, Magazzino
September 5, 2023

Magazzini di prossimità: i retailer si reinventano

Ormai da diversi anni si parla del boom dell’e-commerce, un’esplosione che sembra non rallentare, visto che ogni anno questo canale mette a segno dei record di crescita. Secondo le previsioni dell’Osservatorio E-commerce B2C Netcomm della School of Management del Politecnico di Milano, nel 2023 gli acquisti online degli italiani cresceranno del 13% rispetto allo scorso anno e raggiungeranno i 54 miliardi di euro, di cui 35,2 miliardi per i prodotti (+8%) e 18,8 miliardi per i servizi (+22%). Inoltre, negli ultimi tre anni, l’aumento dei consumatori online abituali (che effettuano almeno un acquisto al mese) è stato 5,5 volte quello degli sporadici. Questa crescita esponenziale ha determinato cambiamenti decisivi per la supply chain. Sebbene la fine dei negozi fisici sia un’opinione diffusa, sostenuta dall’idea che questi siano semplicemente il luogo in cui i clienti si recano a fare acquisti, la verità è che i punti vendita tradizionali hanno la capacità di riempire alcune lacune dell’e-commerce, integrando questo canale nella propria strategia commerciale. Come si suol dire, “se non puoi sconfiggere il tuo nemico…”. La crescente presenza dell’e-commerce e di consumatori sempre più esigenti sui tempi di consegna fa sì che si apra un’importante opportunità per i negozi fisici: svolgere la funzione di punti di prossimità, piccoli centri logistici, con tempi di consegna e costi imbattibili, con l’obiettivo di offrire un servizio di miglior qualità a un cliente completamente omnicanale.

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Quali sono le opzioni a disposizione dei retailer?

1. Convivenza fra negozio tradizionale e negozio online

Sono molti i retailer che hanno già iniziato a sperimentare un modello ibrido nel quale convivono il negozio tradizionale e l’e-commerce. Con questo modello, il consumatore può acquistare un prodotto sia in uno store fisico sia online e ritirarlo in negozio, oppure può essere quest’ultimo a gestire la consegna a domicilio. Così facendo, si abbattono i tempi e i costi della consegna online grazie a una maggiore prossimità con il consumatore finale. Questo modello richiede alcuni cambiamenti, vale a dire saper prevedere nuove necessità e funzioni, ridisegnare lo spazio fisico e investire su nuove attrezzature e tecnologie che consentano di:

  • Definire con la massima precisione quale sarà la promessa di consegna al cliente: il giorno stesso? Meno di un giorno? Fra 20 minuti? Questi brevissimi tempi di consegna stanno già diventando uno standard abituale per il settore alimentare e presto si estenderanno ad altri comparti.
  • Rivedere attentamente la posizione dei negozi adeguandola alla domanda che si andrà a soddisfare come mini-centro logistici.

Una volta soddisfatte queste due premesse occorrerà rivedere il formato fisico del nuovo negozio, l’inventario da adottare (che sarà diverso da quello di un punto vendita tradizionale) e le operazioni che avranno luogo al suo interno.

2. Trasformare i negozi tradizionali in “dark store” urbani

Esiste anche la possibilità di andare oltre il negozio tradizionale trasformandolo in un centro di distribuzione in piena regola, più piccolo ma più vicino agli utenti online. La volontà di garantire la consegna “istantanea” degli ordini (come detto poc’anzi in 20 minuti) può portare alla creazione di “dark store”, magazzini in zone centrali dai quali far partire consegne rapide ai propri clienti. In questi depositi, i picker preparano gli ordini realizzati appena qualche minuto prima online in modo da poter essere spediti entro i tempi garantiti dal retailer. In questo modello, è necessario dotare la struttura di tutti gli strumenti necessari per poter funzionare come centro di distribuzione per gli acquisti online. Un esempio virtuoso lo offre Il Gigante, retailer attivo nel Nord Italia specializzato nella distribuzione di prodotti freschi, che dal 2019 utilizza il software di gestione magazzino Generix WMS per sostituire alcuni dei suoi punti vendita con dark store. (Leggi le storie di successo)

3. Delegare la logistica degli acquisti online a terzi che si avvalgono di hub urbani

Quando un negozio tradizionale non dispone dello spazio necessario per offrire altre funzioni o quando si desidera mantenere l’esperienza convenzionale per il cliente, si può sempre delegare la logistica dei prodotti a terzi che abbiano a disposizione punti di consegna vicini ai consumatori e che sappiano offrire economie di scala raggruppando la domanda di diversi retailer. In Italia, questi hub urbani sono sorti in zone dove la penetrazione del commercio elettronico era elevata. La carta vincente di questi magazzini sta nell’avere a disposizione uno stock di prodotti il più vicino possibile al destinatario finale, un vantaggio che consente di migliorare l’efficienza ecologica, ridurre i tempi di consegna e, ovviamente, i costi. Inoltre, questi hub facilitano la gestione della logistica inversa. Proprio così: anche la logistica inversa, sempre tanto scomoda e costosa, può trarre vantaggio da queste realtà. Iniziative come quella lanciata da Happy Returns, con migliaia di punti di reso in tutti gli USA, dimostrano che la vicinanza fisica e la collaborazione fra retailer possono semplificare le vendite in un contesto commerciale del tutto nuovo. Riepilogando, prima il panorama logistico era formato da una rete di negozi di prossimità che ora possono convivere con nuovi modelli commerciali. I consumatori stanno cambiando le proprie abitudini ed è necessario costruire le capacità giuste per fornire loro il servizio richiesto. I negozi fisici e la loro presenza così capillare sono un asset da ripensare e trasformare in luoghi in grado di creare valore aggiunto.

Come può essere d’aiuto Generix Group?

Generix Group può aiutare a ottimizzare e semplificare tutte le operazioni logistiche omnicanale grazie al sistema di gestione magazzino Generix WMS, il risultato di una stretta collaborazione fra Generix Group e i suoi clienti e-commerce, frutto delle migliori pratiche aziendali. Generix WMS e-Logistics è il software di gestione logistica per l’e-commerce che consente di gestire in modo efficace i flussi misti, usare le modalità più efficienti di picking, consolidare gli ordini “click & collect“, includere servizi di imballaggio aggiuntivi e integrare nuovi vettori. Un’altra soluzione adatta al tipo di operazioni fin qui descritte è Generix Order Management (OMS), vale a dire un sistema di gestione ordini che consente di migliorare i tassi di conversione delle vendite fornendo una visibilità completa delle scorte disponibili all’interno di una rete di distribuzione, indipendentemente dall’ubicazione fisica. Infine, ma non meno importante, segnalo Generix Order Tracking, uno strumento che consente il tracciamento degli ordini in tempo reale, collegando tutti gli operatori della supply chain e rendendo disponibili le informazioni in modo immediato.

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