La green supply chain, una transizione in atto
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Ancora in fase embrionale, i sistemi di gestione magazzino (WMS) basati su Real-Time Location Systems (RTLS) rappresentano un vero e proprio cambiamento di paradigma. Il principio alla base è quello di determinare in tempo reale la posizione precisa delle risorse (persone, macchinari, prodotti, scorte), tracciarle all’interno del magazzino e gestire l’assegnazione dei compiti, riducendo i tempi di ricerca dei materiali e migliorando la produttività, anche grazie all’ausilio di tecnologie quali telecamere 3D, riconoscimento visivo e sensori di localizzazione dinamici, collegati alle risorse in movimento (carrelli elevatori, veicoli a guida automatizzata, robot, ecc.) Secondo Isabelle Badoc, questa tecnologia è molto promettente, specialmente per i grandi depositi che richiedono il monitoraggio di numerose risorse: “Un WMS basato su RTLS faciliterebbe l’assegnazione delle missioni e delle attrezzature e ottimizzerebbe la scelta del punto di prelievo, grazie a simulazioni dinamiche altamente efficaci”. Considerando la mole di dati da processare che ciò comporta, Badoc si interroga sulle sfide da affrontare nei prossimi anni: ” Sincronizzare diversi strumenti o mezzi di produzione rappresenterà una vera e propria rivoluzione. Sarà tuttavia necessario valutarne gli effettivi benefici in termini di performance rispetto al costo della tecnologia“.
Questa tecnologia promuove l’integrazione e il coordinamento del lavoro tra diverse applicazioni aziendali, flotte eterogenee di robot e altri sistemi automatizzati. Con l’aumento dell’automazione, infatti, i magazzini si popolano di robot provenienti da diversi fornitori. Un software standardizzato è in grado di gestirne il lavoro, assegnando loro compiti specifici a seconda delle rispettive caratteristiche e comunicando con altri sistemi automatizzati, come ad esempio le porte e gli ascensori. In questo modo sarebbe possibile organizzare il lavoro in modo più efficiente, assegnando ogni compito al robot più adatto. Le piattaforme multi-agent non sono ancora state sviluppate, ma la ricerca è in corso. “Questa tecnologia potrebbe integrare il WMS basato su RTLS”, sottolinea Isabelle Badoc. “La sincronizzazione si baserebbe sul monitoraggio in tempo reale dei singoli robot“.
Un gemello digitale replica virtualmente tutti gli elementi fisici e digitali dei processi operativi, fornendo ai manager una visione molto più precisa rispetto alle tabelle di dati, specialmente in magazzini sempre più complessi, diventando così uno strumento a supporto del processo decisionale e di gestione delle risorse, in grado di migliorare le operazioni di magazzino. Ad esempio, un digital twin può monitorare il funzionamento di un macchinario per migliorarne l’efficienza o prevederne i tempi di utilizzo e, grazie alla possibilità di effettuare simulazioni, può consentire una riduzione dei costi, dei tempi e degli sforzi necessari per l’acquisto, la costruzione e la manutenzione dei sistemi di automazione. Isabelle Badoc sottolinea che gli studi sui gemelli digitali condotti dai ricercatori dell’intelligenza artificiale sono ancora all’inizio: “Si tratta di simulazioni finalizzate a comprendere l’impatto di importanti cambiamenti organizzativi. Tuttavia, nei magazzini, siamo interessati soprattutto all’impatto della simulazione sull’esecuzione. In realtà, la soluzione Generix Resource Management System – RMS, che permette una pianificazione delle risorse basata sulle simulazioni per allocare le missioni in base al carico di lavoro degli operatori, si avvicina alla tecnologia del gemello digitale“.
La tecnologia autonoma è ancora agli inizi. Attualmente i camion automatizzati sono più larghi del 75% rispetto ai veicoli passeggeri, cinque volte più lunghi e 20 volte più pesanti. È necessario perfezionare il posizionamento su strada. Inoltre, con spazi di frenata fino al 65% più lunghi di quelli dei veicoli passeggeri, una pianificazione delle decisioni più anticipata diventa essenziale. Potrebbero essere necessari decenni prima che i mezzi automatizzati siano in grado di soddisfare tutte le condizioni stradali, di circolazione e meteorologiche necessarie per il loro utilizzo effettivo. Probabilmente opereranno su base hub-to-hub, con autisti umani che subentreranno per la consegna dell’ultimo miglio. Alcune aziende potrebbero collaborare con gli spedizionieri per testare questa nuova capacità, condividendone alcuni rischi. Tuttavia, a lungo termine, oltre alle preoccupazioni di carattere normativo, Isabelle Badoc solleva una questione fondamentale: “Quale coordinamento può essere proposto tra un camion automatizzato e la consegna? Cioè, chi si occuperà di mettere la merce a disposizione del cliente?“.
Si basa su una forma di analisi predittiva che consente di stimare le necessità di forza lavoro di magazzino a breve, medio e lungo termine, considerando le attività, le competenze, i processi e così via. È un elemento critico per i gestori di magazzino, poiché la disponibilità di risorse umane è diventata un fattore chiave nell’analisi della produttività, superando persino il suo costo. Un’efficace previsione del personale necessario dovrebbe combinare diversi metodi: giudizio del management, verifica delle ore di lavoro, analisi dei trend, simulazione basata su modelli, apprendimento automatico. La soluzione RMS di Generix affronta già il problema della pianificazione delle risorse umane (e non) sulla base delle previsioni di vendita. “Questa tecnologia è matura e disponibile, anche se non è ancora stata adottata in modo massiccio dai clienti. Il prossimo passo, per renderla ancora più efficiente, sarà quello di sostituire le previsioni di vendita con le previsioni dei carichi di lavoro“, sottolinea Isabelle Badoc.
Questa tecnologia combina le capacità dei tradizionali sistemi di gestione del magazzino (WMS) e dei sistemi di esecuzione del magazzino (WES). Si basa su una visibilità quasi in tempo reale delle attività svolte e su logiche di processo business volte a migliorare i flussi, l’organizzazione e la prioritizzazione delle attività. A fronte della pressione crescente per aumentare la produttività, l’esecuzione automatizzata ad alta velocità è una risposta plausibile. Sebbene le soluzioni WES non siano ancora mature, si prevede che in futuro saranno disponibili a costi significativamente inferiori rispetto ai sistemi tradizionali e saranno in grado di adattarsi al cambiamento previsto nelle strategie aziendali, passando da una gestione incentrata sulle persone a una focalizzata sulla progettazione dell’automazione. Per Isabelle Badoc, il WES sarà il “superconduttore della gestione del lavoro, che terrà conto di tutti i mezzi di produzione e garantirà la pianificazione ottimale delle attività per ottenere le migliori prestazioni possibili, tenendo conto di tutti i vincoli e i dati. In pratica, sarà la logica continuazione del Resource Planning“.
* Gartner Hype Cycle for Supply Chain Execution Technologies, 2022 – pubblicato il 27 giugno 2022
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