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Magazzino, Supply Chain
June 18, 2021

Gestione del primo miglio: accrescere la reattività dopo l'effettuazione di un ordine

Con una crescita degli acquisti online di prodotti fisici di + 45% nel corso del 2020 rispetto all’anno precedente, l’entusiasmo per l’e-commerce in Italia è più che evidente. Una tendenza che i vari lockdown e il distanziamento sociale non hanno fatto che rafforzare.

Questa pratica ormai diffusa tra i consumatori, tuttavia, pone una serie di sfide logistiche, in particolare la gestione del cosiddetto “primo miglio”, ossia, tutto ciò che precede la spedizione di un prodotto appena ordinato: stock, etichettatura e imballaggio. Scopriamo insieme in questo articolo come accrescere la reattività di queste operazioni.

Nel 2020 il giro d’affari dell’online nel nostro Paese ha raggiunto i 32,4 miliardi di euro (+3,4% sul 2019), di cui 25,9 miliardi di euro provenienti da vendite di prodotto (+45%). La penetrazione dell’e-commerce sul totale acquisti al dettaglio registra un significativo aumento, passando dal 7% del 2019 al 9% dello scorso anno21. Per essere sicuri di avere una supply chain in grado di assorbire simili afflussi di clienti, tutto inizia da un primo miglio gestito in maniera attenta e determinata. Chiariamo un po’ le idee con qualche esempio.

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Tutto inizia da una gestione intelligente degli stock

Un cliente ha appena effettuato un ordine sul suo canale di vendita preferito e, sul lato retailer, è necessario localizzare il prodotto in questione nel magazzino. In questa prima fase, tra i vari scenari possibili, due possono rivelarsi piuttosto “catastrofici”:

1) Il prodotto è in rottura di stock. Da quel momento in poi, il retailer non avrà altra scelta che spiegare tale mancanza al cliente e gestire la sua frustrazione, cercando di non mandare in fumo la sua fedeltà.

2) Il prodotto è in stock -l’inventario è formalmente costituito ma è impossibile trovarlo e metterci le mani.

Per evitare queste due situazioni così pregiudizievoli e dispendiose in termini di tempo, è fondamentale poter contare su un’efficace gestione quotidiana degli stock che non solo garantirà la disponibilità dei prodotti, ma anche una conoscenza completa dei punti di stoccaggio e delle esigenze di riassortimento.

Un WMS (software di gestione magazzino) faciliterà la gestione degli stock e dei magazzini, permettendo ai retailer di conoscere in tempo reale lo stato delle scorte e ottimizzare il loro sistema di stoccaggio grazie a degli algoritmi in grado di calcolare, in base a criteri predefiniti (spazio necessario, flussi, accessibilità, ecc.), la migliore ubicazione per ciascun prodotto. Un articolo best-seller potrà quindi essere stoccato nelle immediate vicinanze del punto di picking. Inoltre, per raggiungere massimi livelli di efficienza sarà fondamentale abbinare il WMS a un OMS (sistema di gestione omnicanale degli ordini). L’OMS permette infatti di automatizzare tutte le attività associate agli ordini: la ricezione dell’ordine a prescindere dal canale (telefono, web, ecc.), la gestione della relazione con il cliente, l’elaborazione dell’ordine, la fatturazione, l’aggiornamento degli stock in tempo reale, ecc.

L’importanza dell’imballaggio e dell’etichettatura

Affinché un prodotto giunga a destinazione in buono stato è indispensabile che sia protetto da un imballaggio adeguato: un articolo fragile richiederà un packaging appropriato alle sue caratteristiche, così come un prodotto dalle dimensioni irregolari. Per quanto riguarda la spedizione di più articoli all’interno di uno stesso collo, sarà necessario mettere in sicurezza i diversi elementi nell’imballaggio e assicurarsi che l’ordine ovviamente sia completo.

Per snellire i processi ed evitare onerose perdite di tempo sarà fondamentale integrare a monte una riflessione sulle modalità di imballaggio: bisognerà infatti definire non solo i diversi formati delle scatole di cartone da utilizzare a seconda del prodotto da inviare, ma anche il tipo di protezioni necessarie, oltre ad avere a disposizione le quantità sufficienti di tutto questo materiale al fine di garantire le spedizioni. I retailer potranno scegliere di affidarsi a un programma di gestione magazzino WMS che li accompagnerà in questo processo. Il software sarà in grado di indicare di volta in volta l’imballaggio ideale per ciascun collo, emettere il modulo d’ordine, automatizzare il riassortimento delle scatole di cartone, ecc.

Un’altra fase essenziale durante il processo di preparazione è rappresentata dall’etichettatura. Un’etichetta compilata in modo errato o incompleto farà sì che il collo arrivi in ritardo o, peggio, che non giunga affatto al cliente. Bisognerà quindi porre una cura particolare all’etichettatura, senza dimenticare che i modelli di etichette variano a seconda del vettore e della destinazione (oltre ai vincoli doganali imposti per le spedizioni extra UE, ad esempio). Per ovviare a questi inconvenienti potrebbe rivelarsi particolarmente utile implementare una soluzione digitale in grado di centralizzare le diverse etichette degli ordini e modificarle su richiesta.

Affidare i colli ai trasportatori

Gli strumenti digitali permettono anche di ottimizzare la raccolta dei colli da parte dei trasportatori frequenza dei passaggi in funzione dei volumi da prelevare e delle priorità dei clienti, modalità di ritiro determinate in pochi click tramite una piattaforma web, ecc. e di segnalare automaticamente al cliente che il suo ordine è stato affidato al corriere. Sapendo che i clienti tendono ad abbandonare i retailer con tempi di consegna troppo lunghi, è infatti fondamentale dimostrare che il prodotto lasci il magazzino in maniera tempestiva.

E non finisce qui. Grazie all’ausilio di un TMS (Transport Management System), un retailer potrà ottimizzare tutte le fasi del trasporto. Il software gestione trasporti TMS non soltanto consentirà di definire un percorso ottimizzato dei giri di consegna (indispensabile soprattutto quando si è in presenza di un numero elevato di magazzini e centri di distribuzione), ma anche di scegliere, per ogni giro, il trasportatore più opportuno da contattare in via prioritaria. Un software TMS migliorerà inoltre l’efficienza dei piani di carico permettendo di trasportare il massimo quantitativo di colli con un minimo numero di veicoli.

In definitiva, porre una particolare attenzione sul primo miglio della supply chain significa assicurarsi che il tragitto di un prodotto inizi sotto i migliori auspici. Senza tuttavia dimenticare l’ultimo miglio, che resta la chiave di volta della soddisfazione del cliente.

1. Secondo la XVI edizione del Netcomm Forum

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