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Il vostro stock è un rompicapo quotidiano? Eppure al contempo esso rappresenta l’elemento chiave della vostra competitività. Per gestirlo efficacemente, dovete essere consapevoli della vostra capacità di stoccaggio, equilibrare i flussi in ingresso/uscita e prevedere le vendite.
Trovare un giusto equilibrio tra la rottura di stock e l’eccesso di stoccaggio è fondamentale ma non è sempre cosa facile, a causa di numerosi ostacoli: spazio limitato nel magazzino, innumerevoli referenze da gestire, vendite altalenanti, ecc.
Uno stock dormiente pesa infatti sulle finanze: gli oneri di stoccaggio aumentano e ogni prodotto in stock diventa un attivo immobilizzato. Senza poi parlare dei costi di reso nel caso in cui sia necessario liberare spazio.
Uno stock troppo debole comporta, al contrario, costi diretti legati ai casi di discontinuità (beni, sanzioni…), che non sono nulla rispetto ai costi indiretti: rischi di controversie, perdita della clientela, ripercussioni sulla catena di produzione, ecc.
Per evitare l’eccesso di stock o la discontinuità, la gestione dei flussi è quindi primaria. Oltre ai rischi in termini di capacità di stoccaggio, una cattiva gestione dei flussi può comportare un aumento esponenziale dei costi di immagazzinamento.
Seconda soluzione: prevedere correttamente le vendite. Siate previdenti in base alle stagioni e alle abitudini di consumo dei vostri clienti e raggiungerete così un equilibrio ideale tra la rotazione delle scorte e l’approvvigionamento
Come sfuggire al rompicapo della gestione degli stock? Utilizzando due preziosi indicatori: indice di rotazione del magazzino e indice di copertura. Grazie a queste misurazioni, non avrete più motivi di preoccupazione: controllerete i flussi in uscita, definirete statistiche in funzione delle previsioni di vendita e garantirete la vostra rotazione degli stock di conseguenza.
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Il primo dei due indicatori essenziali per la buona gestione degli approvvigionamenti è l’indice di rotazione degli stock (o “turnover rate”). In sostanza, si tratta della velocità a cui il vostro stock si rinnova interamente nell’arco di un periodo dato, calcolata grazie alla seguente formula:
Indice di rotazione = Richiesta totale (su un periodo X) / Stock medio = Indice di rotazione
Ovviamente, per raggiungere questo calcolo, dovete innanzitutto conoscere il vostro “stock medio” che viene così determinato:
Stock medio = (Stock iniziale + Stock finale) / 2
La formula sopra riportata consente di calcolare uno stock medio senza tener conto dei periodi di crescita o di riduzione osservati sul lungo termine. Per integrare queste variazioni, la formula da adottare è la seguente:
Stock medio = (Mensile) = [[(S1+S2)/2]*3 mesi + [(S3+S4)/2]*2mesi + [(S5+S6)/2]*2 mesi] / 7 mesi
Se la formula di calcolo dello stock medio è la stessa per tutti, ciascuno è libero di scegliere la propria unità di misura. Ponetevi la domanda: quale indicatore è più pertinente rispetto alla vostra attività? Se la risposta è la durata, scegliete l’intervallo che ritenete più idoneo (un mese, sei mesi, un anno…). Se le problematiche di stoccaggio non vi toccano, o se commercializzate prodotti costosi, privilegiate il valore come unità di misura.
Stock medio e indice di rotazione forniscono un’immagine globale del tasso di rinnovo nell’istante T. Cosa che vi consente di evitare al contempo le situazioni di discontinuità o di eccesso di stoccaggio e l’impennata dei costi conseguenti. Sappiate inoltre che un “turnover rate” piuttosto elevato è simbolo di performance eccellenti!
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In materia di rotazione delle scorte, esiste un prima e un dopo “pull”. Contrariamente al metodo classico, detto “push”, che consiste nel mettere in stock un’importante quantità di prodotti e nell’incrociare le dita per smerciarla tutta, il metodo “pull” porta a lavorare in just in time. In breve: concentrare al massimo i prodotti e spingerli verso i magazzini corretti in base alle performance di vendita.
Un problema quando si tratta di riapprovvigionare un negozio che ha esaurito il proprio stock: le perdite di tempo (e potenzialmente di clienti) possono essere astronomiche. Per evitare questa situazione, è meglio porre attenzione all’ indice di copertura.
A condizione di assicurare la copertura delle vostre esigenze per un dato periodo con un approvvigionamento ben organizzato, potete gestire il just in time senza temere alcuna discontinuità di stock. In quest’ottica, potete calcolare l’indice di copertura, o “coverage rate“, utilizzando questa formula:
Stock medio / Richiesta media = Indice di copertura
Definire bene questa cifra vi consente di migliorare la gestione degli approvvigionamenti e di avere la giusta quantità di prodotto al momento giusto, in modo da poter coprire al meglio la richiesta proveniente dalle vendite.
Se approvvigionate un gran numero di negozi sparsi nel paese (nel mondo?) e optate per un modello just in time, il calcolo dell’indice di copertura è un mezzo eccellente per mettere in sicurezza gli approvvigionamenti. Potrete così valutare le necessità in funzione della richiesta media e fornire le quantità più adeguate.
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L’indicatore di riferimento per la vostra azienda è lo stock: che aumenti o diminuisca, esso consente di avere una panoramica sullo stato di salute delle vendite. Ma lo strumento non è sufficiente: è necessario applicarvi i dati di base corretti. La nostra soluzione Generix Supply Chain HUB è a disposizione per aiutarvi a migliorare la rotazione quotidiana degli stock, garantire la copertura delle retrovie e monitorare le performance.
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