La green supply chain, una transizione in atto
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Le generazioni più giovani che si avvicinano al mondo del lavoro sono perfettamente in grado di riconoscere un’interfaccia utente efficace (o meno) . Questi nativi digitali sono cresciuti con in mano smartphone, dispositivi digitali e app, perciò si aspettano la stessa esperienza dalla tecnologia aziendale.
Man mano che i cosiddetti baby boomers vanno in pensione portandosi via con sé ricordi come le schermate verdi dei vecchi calcolatori elettronici IBM le generazioni Y e Z diventano i prossimi dirigenti e manager delle supply chain. I nuovi arrivati si aspettano di disporre di strumenti tecnologici che rendano il loro lavoro più rapido, più semplice e più accurato.
Secondo il portale tecnologico InformationWeek, “semplificare al massimo le cose per l’utente finale è il modo migliore per garantire un’adozione e un utilizzo di successo di qualsiasi nuovo strumento di comunicazione. Mentre le aziende sono comprensibilmente desiderose di dotare il proprio personale della migliore tecnologia per accrescere la produttività, le esigenze degli utenti finali non sono l’unica priorità. Attraverso il processo di valutazione, è importante ricordare che l’interfaccia utente (UI) è vitale per i professionisti IT tanto quanto per l’utente finale che deve adottare la nuova tecnologia”.
Come suggerisce il nome, la user experience riguarda la creazione di un’esperienza immersiva per l’utente, che necessariamente deve tener conto dei costi di sviluppo e di implementazione. Nel contesto della progettazione software, la user experience sembra più un aspetto incentrato esclusivamente suldesign e sull’intrattenimento.
Secondo il portale specializzato UX Planet “la user experience è diventata il fondamento dello sviluppo software personalizzato. Le aziende che puntano a sviluppare programmi pensati per gli utenti finali la utilizzano come un vantaggio competitivo prioritario, mentre quelle che creano applicazioni aziendali per uso interno hanno imparato a prestare attenzione a questa dimensione per migliorare l’accettazione del nuovo software da parte degli utilizzatori. Non si tratta più soltanto di un elemento di semplice gradevolezza estetica aggiunto al termine del ciclo di sviluppo, ma di un aspetto significativo incluso sin dalla fase di progettazione”.
È importante notare che quando l’interfaccia utente coincide con la raccolta di elementi tangibili che consentono a un utilizzatore di interagire con un’applicazione o un sito web, la user experience non è definita da un insieme specifico di oggetti visivi, ma da ciò che l’utente porta con sé dall’interazione con quegli stessi oggetti visivi che formano l’esperienza. In questo senso, la user experience riguarda le sensazioni interne soggettive dell’utente. Ad esempio:
Quando un software per la supply chain offre una buona user experience, l’utente tipico è in grado di imparare il programma semplicemente utilizzandolo, anziché leggere un manuale o seguire un corso. Ad esempio, un software con icone intuitive e opzioni semplici della barra dei menu può essere facile da capire per un neofita. L’efficienza è massimizzata quando una soluzione come ad esempio un software gestionale WMS consente agli utenti di snellire i processi nel modo più semplice possibile.
Un prodotto che offre una user experience positiva è:
Quando si acquistano soluzioni per la supply chain, come un software di gestione magazzino (WMS), è importante cercare un programma intuitivo che non solo includa funzionalità che possano andare a vantaggio dell’utente, ma che sia anche facile da usare per tutti coloro che accedono alle sue funzion.
Oggi le aziende continuano a investire in tecnologie digitali per la supply chain al fine di automatizzarla sempre di più e quelle che mettono al primo posto i loro utenti otterranno sicuramente il miglior ritorno sull’investimento (ROI) e i migliori risultati da tali applicazioni. Andando alla ricerca di un software dotato di un’interfaccia utente intuitiva e facile da apprendere, le aziende possono integrare più facilmente la nuova soluzione nelle loro molteplici attività senza eccessive perdite di tempo. Le organizzazioni che, di contro, ignoreranno questo suggerimento, potranno trovarsi di fronte a un’enorme sfida quando si tratterà di mettere a profitto la nuova soluzione.
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